Conosciuti ed esportati in gran parte del mondo, gli arrosticini o rustell’, con tante altre varietà dialettali, sono un vero piatto forte della cucina tradizionale abruzzese.
Mangiare gli arrosticini per un abruzzese è un vero e proprio evento conviviale dove famigliari e amici si riuniscono attorno alla brace della fornacella, tipica brace abruzzese creata appositamente per la cottura dell’arrosticino, per festeggiare o semplicemente chiacchierare e riunirsi. Poi la brace si sa è più bella in compagnia!

Come sono fatti gli arrosticini:

  • Carne ovina, pecora giovane o montone castrato.
  • Carne tagliata sia a cubetti regolari di 1 cm circa, sia a mano, più grandi e irregolari. Molto dipende dal gusto personale.
  • Gli spiedini che creano l’arrosticino sono di legno betulla.
  • Molto buoni sono gli arrosticini di fegato, nei quali si alternano pezzetti di carne di fegato, tagliata con gli stessi procedimenti della carne normale, e foglie d’alloro, delle volte anche una piccola fetta di cipolla che rende il tutto più saporito.
  • Rigorosamente cotti alla brace con la tipica fornacella, braciere dalla forma allungata.
  • Infine si può insaporire ulteriormente, dopo averli salati, con aggiunta di olio o peperoncino.

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